L'inseminazione intrauterina rappresenta la tecnica ad oggi più semplice e meno invasiva tra le tecniche di ripoduzione assistita.
Tale tecnica consiste principalmente nell'introduzione del liquido seminale all'interno della cavità uterina tramite un catetere sterile monouso.
Il liquido seminale, prima di poter essere inserito nell'utero, necessita di alcuni trattamenti biologici, tali da poter aumentare la capacità fecondante degli spermatozoi.
E' consigliata soprattutto nei casi di:
- inferilità inspiegata;
- nei casi di infertilità maschile lieve-moderata;
- nei casi di patologie sessuali nelle quali sia difficile o impossibile avere un rapporto sessuale completo;
- nei casi di ripetuti insuccessi di induzione della gravidanza con stimolazione dell’ovulazione e rapporti mirati
Come si svolge praticamente una inseminazione intrauterina
1 FASE
Può essere eseguita o su un ciclo spontaneo (quindi senza alcuna terapia di stimolazione
ovarica) o con induzione farmacologica dell’ovulazione.
Nel caso in cui si attui una terapia di induzione dell’ovulazione è necessario il monitoraggio
ecografico e/o ormonale della crescita follicolare (vengono effettuate una serie di
ecografie ogni due giorni circa per monitorare la crescita dei vari follicoli che daranno
luogo agli ovociti; si possono inoltre eseguire anche dei prelievi di sangue per valutare la
secrezione ormonale che corrisponde alla crescita dei vari follicoli nell’ovaio).
2 FASE
Successivamente si effettua la preparazione del campione seminale. Dopo esser stato raccolto, il liquido seminale viene “pulito” da eventuali batteri e concentrato in un volume ridotto. Successivamente gli spermatozoi si sottopongono alla "capacitazione", ossia quel processo che ha lo scopo di potenziare al massimo le capacità di fecondare un ovocita. Tale processo avviene, in natura, all’interno delle vie genitali femminili, ma in questo caso è simulato in laboratorio.
3 FASE
L'ultima fase consiste nel' introduzione degli spermatozoi nella cavità uterina. Gli spermatozoi precedentemente "capacitati" vengono immessi in un catetere sterile monouso costruito appositamente per l'inseminazione Intrauterina. Successivamente tale catetere contenente gli spermatozoi viene inserito nell'utero dove gli spermatozoi avranno il compito di attraversare le tube e fecondare l'ovocita.
Per avere qualche concreta possibilità di successo è necessario che:
- l’ovulazione (spontanea o indotta da stimolazione) sia buona,
- almeno una tuba sia aperta e integra
- l’esame del seme maschile, almeno dopo la capacitazione, sia soddisfacente.
Alle coppie con problemi di infertilità maschile lieve, infertilità inspiegata o endometriosi minima o moderata possono essere offerti fino a sei cicli di inseminazione semplice, poichè tale protocollo ne incrementa la percentuale di successo.
Pregi
dell’inseminazione semplice sono, infatti,
la scarsa invasività, il costo sensibilmente ridotto rispetto alle tecniche di II e III livello e l’assenza quasi totale di rischi, fattori che la rendono quindi facilmente
ripetibile.