INFERTILITA' MASCHILE
Nel passato è sempre stata consuetudine pensare che un mancato concepimento dipendesse esclusivamente dal parter femminile. Gli ultimi studi invece dimostrano che almeno nel 42% dei casi è il partner maschile a mostrare una ridotta capacità riproduttiva. L'incremento di richieste per analisi seminali dal 70' ad oggi, è sinonimo di un cambiamento nelle risoluzioni delle problematiche relative alla sfera dell'infertilità di coppia. .
Nonostante negli ultimi anni, l'uomo abbia preso coscienza ed una consapevolezza maggiore circa le problematiche primarie relative al suo ruolo nel concepimento, si stima che il 90% della popolazione maschile italiana non effettui una corretta prevenzione e non consulti il medico preventivamente, tenendo conto che la maggior parte dei casi di infertilità maschile hanno origine da patologie uro-genitali pregresse, e che in diversi casi si possono prevenire o curare. Un secondo dato preoccupante è che circa il 50% degli uomini italiani non si sottopone a visita andrologica nemmeno a seguito di una diagnosi di infertilità. Il problema principale risiede nel fatto che l'infertilità maschile diventa oggetto di attenzione da parte degli uomini solo nel momento in cui questi cercano un figlio, senza considerare che i problemi riproduttivi che hanno portato a tale condizione possono essere sopraggiunti anche in giovane età.
CHE DIFFERENZA C'E' TRA STERILITA' ED INFERTILITA'
La sterilità è quella condizione in cui il partner è affetto da una condizione permanente che gli compromette la capacità riproduttiva in maniera assoluta.
L'infertilità invece rappresenta quella condizione in cui, a causa di uno o di entrambi i partners, non si riesce ad ottenere una gravidanza dopo 1 anno di rapporti costanti e NON protetti. Pertanto ,come si evince dalle definizioni dell' OMS, tale condizione non rappresenta una situazione permanente, bensì un presupposto, spesso risolvibile, legato ad uno o più fattori tra loro interferenti.